La chiesa che faremo

Paolo Curtaz è autore del libro “La chiesa che faremo” edizioni San Paolo. Un volume che rappresenta un invito a rileggere e meditare, da soli o in gruppo, le pagine degli Atti degli apostoli in cui la Chiesa nascente si è trovata ad affrontare questioni ben più complesse di quelle che oggi ci riguardano.

L’autore prende simbolicamente il lettore per mano e lo accompagna in un cammino che ripercorre le tappe di una giovane Chiesa incontrando i protagonisti Pietro, Giacomo e Paolo vivendo insieme quella straordinaria avventura di cui oggi siamo parte integrante.

L’autore inizia con una piccola indagine che spiega il motivo per cui ha deciso di scrivere questo libro.

“Cristo si, Chiesa no” o “Cristo abbastanza” oppure “Cristo ni” un modo di pensare diffuso in Occidente e in Italia.

Tutti oggi, siamo pronti a giudicare la Chiesa che molto spesso pecca di eccessiva mondanità. L’autore ha condotto una breve indagine sociologica tra i vari interlocutori che ormai non bazzicano più le parrocchie.

Giovani che vedono nella Chiesa una organizzazione fatta di preti e suore che vivono al di fuori della realtà, di cardinali che vivono in splendidi palazzi giudizi impietosi ottenuti spesso in modo poco approfondito e realizzati attraverso i social network dove si esprimono concetti in 20 secondi.

L’autore ha deciso di scrivere un libro di questo tipo per riflettere e argomentare sull’immagine della bellezza di Cristo.

Tutti nella vita incontrano persone bislacche che spesso frequentano le parrocchie ma è anche vero che esistono preti e suore che si occupano degli altri. Sacerdoti in pensione che si donano fino all’estremo della fatica, sempre accoglienti, suore anziane che lavorano senza tregua per aiutare i poveri che non avrebbero nemmeno un pasto.

Ancora oggi in questi ambienti esistono persone che sanno portare tanto amore, dare il perdono e praticare un’accoglienza genuina nonostante viviamo in un periodo storico fatto di luci e ombre per la Chiesa.

Un libro che che parla degli Atti degli Apostoli che può essere visto come una biografia del Vangelo, ma in realtà i protagonisti di cui Curtaz parla sono solo dei servitori della parola di Dio. (Do.Sa.)

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